venerdì 6 luglio 2012

Vacuum packed.

Università: stamattina sentivo che non mi sarei dovuta schiodare di casa. Sentivo che ti avrei incontrato. Detto, fatto. Parcheggio. C'è anche la tua macchina. Respiro. Ce la posso fare. Anche se mi viene da vomitare, anche se solo l'idea di rivederti mi fa stare male, ce la posso fare. Salgo le scale. Sapevo che ti avrei incontrato lì, davanti a quell'aula dove tante volte ci siamo fermati a parlare, dove tante volte ci siamo stretti forte. Ti ho visto, parlavi allegro con una tua, una nostra amica. Bum. Mi hai guardato. Bum. Hai abbassato lo sguardo. Bum.Bum.Bum.Bum.Bum. Mille, duemila, tremila coltellate nello stomaco. Ho evitato il tuo sguardo per un attimo, poi tranquilla ti ho detto "Ciao!" Tu hai risposto sibilando un saluto che era freddo e distaccato, come te del resto. Non so bene come sia andata dopo, ma in una frazione di secondo mi sono ritrovata a salutarti con due baci sulle guance, come si salutano i conoscenti, quelli con cui non hai abbastanza confidenza per un abbraccio, quelli per cui riservi le frasi più scontate, con cui finisci a parlare del tempo o dell'ultima notizia in tv. Mi fa male sapere che adesso siamo meno di questo. Il mio cuore tamburellava impazzito quando ho sentito la tua mano sui miei fianchi, il tuo respiro vicino a me. Dentro di me avevo il caos. Ho cercato quanto più potevo di non farti vedere niente, di mettere sottovuoto tutto. Chiudere. Cucire tutto.  Mi sono distratta parlando con altri, fingendo sorrisi, dispensando una sicurezza che non mi appartiene. Ma sentivo male ovunque.
Poco dopo sei andato via. Forse un po' la coscienza ti pesa. Forse non te ne frega niente. Forse semplicemente avevi altro da fare. 
Ma per quello che riguarda me pensavo di poterla raccontare meglio, di aver superato tutto questo, almeno una parte, almeno un po', almeno un pochino. 
Non ancora.

2 commenti:

  1. Io non so come tu faccia a salutarlo ancora e addirittura a dargli i "due bacini"! Pazza! Io non ci riuscirei!

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  2. A dirti la verità non lo so neanche io. Forse è stata la situazione, la voglia di fargli vedere che alla fine io sto bene e che di lui non mi importa più niente. Volevo dimostrarmi indifferente. Volevo.

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