martedì 28 agosto 2012

Svegliati Cenerentola!!



Sono arrivata alla conclusione che diventare grande non sia una questione di anagrafe.
Si è vero, negli anni cresci e piano piano impari.
Impari a contare e a scrivere, impari a leggere.
Speranzosa e carica di aspettative ti affacci ad un futuro che speri possa essere pieno di gioia, sogni di realizzarti e di essere felice. Sogni il principe azzurro e la favola. Tutto sembra possibile, ti fidi del mondo. Poi, d'un tratto la malattia e la morte che vedevi così lontane ti sfiorano e toccano la tua famiglia e non ti senti più così invincibile e così fiduciosa, ma impari a provare il dolore in angolini del cuore che non avevi mai neanche pensato di avere.
Poi arriva lui, dopo tanto pensi sia arrivato il momento anche per te di essere felice , con LUI che ti fa sognare, che ti promette, che ti abbraccia e ti fa ridere, ti lasci andare. Sai che aspettare 21 anni della tua vita prima di regalare il tuo cuore è stato giusto.
Poi, un mercoledì qualsiasi lui ti dice che non ti vuole più, che non è coinvolto, che non ti ama.
Poi, scopri che sta già con un'altra mentre tu cercavi ancora di rimettere insieme i pezzi e tornare a respirare.
Poi, ti svegli: niente principe, nessuna favola, nessun cavallo bianco nè carrozza, niente "e..vissero tutti felici e contenti".
Ci sei solo tu che devi tornare a volerti bene.
Capisci che anche le persone che non ti aspetti possono farti del male, capisci che devi combattere e sgomitare, che la vita è dura e cattiva.
Capisci che nonostante le lacrime, il dolore, le delusioni, la cattiveria e l'egoismo delle persone, sai che puoi farcela.
Capisci che la gioia deve arrivare da te, solo così puoi essere felice.
Allora, improvvisamente diventi grande.

martedì 21 agosto 2012

Basta così poco.

A. è uno dei SUOI migliori amici, ma con me ha sempre avuto un ottimo feeling sin da subito, è una di quelle belle persone: intelligenti, simpatiche e divertenti e che non fanno fatica a dimostrarlo. Ogni volta che mi incontra si ferma per quattro chiacchiere nonostante ora non abbia più nessun obbligo. Oggi parlavo con A. del più e del meno, della sua brutta tosse e del suo medico distratto,  del fatto che io non riesca a studiare perchè il mio vicino di casa mi sta trapanando il cervello con il martello pneumatico e ad un certo punto lui  mi dice una cosa che mi ha fatto bene, è stato come ricevere un caloroso abbraccio.
A.- Non avrai mica intenzione di diventare uno di quei medici menefreghisti e superficiali? 
S. -E tu mi ci vedi menefreghista e superficiale? Spero tanto di non diventarlo mai.
A. - Mi fai un favore?
S. - Dimmi
A. - Non cambiare mai.
Penso che se lo avessi avuto di fronte a me lo avrei abbracciato o forse gli avrei dato uno spintone per sdrammatizzare l'imbarazzo. Invece, ero dietro lo schermo del mio computer e mi sono commossa, mi ha scaldato il cuore. A. sa che sono permalosa e lunatica, che mi basta poco per arrabbiarmi, ma altrettanto poco per essere contenta. Sa che mi piace la cocacola al vetro senza limone nè ghiaccio, sa che mi piace il gelato alla crema e al caffè, che sono freddolosa e che dopo pranzo mi piace avere una copertina sullo stomaco, sa che non mi piacciono i ristoranti extra lusso con maxi prezzo e mini porzioni ma che preferisco una bella pizza più crocchette e supplì, che odio i film horror e che mi piacciono le commedie romantiche e i film d'azione. Mi ha visto felice con LUI, mi ha preso in giro, mi ha visto piangere per LUI, arrabbiarmi e scherzare, mi ha consolato, mi ha abbracciato, mi ha fatto ridere.
Mi conosce, anche se da poco, mi conosce.
Ho pensato: nonostante tutto, non devo essere una brutta persona

domenica 19 agosto 2012

Tante care cose.

Finchè non ti vedo, non ti incontro, va tutto bene. Poi per caso, ti trovo tra i tuoi amici e sento una fitta nello stomaco, una stretta al cuore, un peso nelle gambe, il vuoto nella testa e ho paura che tutto questo non passerà mai. Ho paura che tutte le volte che incrocerò il tuo sguardo sarà così, anche solo per un secondo. Per questo credo sia meglio chiudere tutto. Devo allontanare l'idea di potermi riavvicinare a te, anche solo per essere educata, anche solo per dimostrare di averla superata. Non mi importa se mi dimostrerò immatura, non mi importa se penserai che sono esagerata. Ho capito che la cosa migliore per me, almeno per il momento, è starti lontano. Ho deciso: non voglio essere cortese con te, non voglio essere gentile. Non voglio cercare un rapporto di amicizia che non c'è mai stato. Non mi va di essere carina, nè di sembrarti simpatica. Io sono tutto questo ma non devo esserlo con te. Tu, che dicevi che esiste solo il bianco e il nero e che le sfumature non ci sono. Tu, che dicevi o tutto o niente. Ecco, per me sarai niente. Non devo recuperare niente, non devo svendere il mio dolore autentico per comprare un sorriso falso. L'hai detto tu: "Noi non stiamo più insieme e io non ti devo più niente".
 Scusa, ma vale anche per me.

venerdì 17 agosto 2012

Ma accetta il consiglio, per questa volta.

Premetto di non aver ancora mai visto il film, ma dopo aver trovato questo, penso proprio che dovrò farlo.

 
 
Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.

Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

venerdì 10 agosto 2012

Don't love you no more.

Stanotte ti ho sognato. Era tanto che non succedeva. In una sera qualsiasi, in un sogno qualsiasi, mi ritrovo a stringerti di nuovo, a baciarti di nuovo. Tutto sembrava così reale: sentivo il tuo profumo, la tua voce, il tuo calore. Ero felice che tu fossi tornato da me, ero così contenta che tu mi abbracciassi di nuovo, che tu mi dicessi che avevi sbagliato tutto, che ti dispiaceva, che ti dispiaceva tanto. Mi baciavi, mi desideravi. Non mi importava niente della sofferenza, dell'orgoglio, della vendetta, a me non importava niente, tranne del fatto che potevamo stare insieme.
Poi, mi sono svegliata. E' stato un attimo rendermi conto che fosse un sogno.
Non ho pianto, non mi sono rigirata nelle lenzuola cercando riparo sotto il cuscino per sognare ancora un altro po'. Mi sono alzata, ho fatto una doccia. Ho realizzato che mi piaci, e mi importa della mia sofferenza e del mio cuore malandato. Mi piaci tanto. Mi piace il tuo sorriso, i tuoi occhi, il modo che avevi di prendermi in giro, di abbracciarmi, di baciarmi. Mi piaci. Ma io non ti voglio. Non voglio il bambino capriccioso che sei stato, il ragazzo immaturo incapace di prendersi delle responsabilità, non voglio le tue bugie. Non voglio te che non mi hai voluto, e hai scelto un'altra mentre stavi con me.
Sto bene.
So che non tornerai. Non mi abbraccerai di nuovo. Non mi bacerai più.
Sto bene nonostante tu ci sia stato. 
Sto bene nonostante tu non ci sia più.
Ho una vita.
Io sto bene.
Questa è la dura, la dolce, la verità.

giovedì 9 agosto 2012

Londra. Can you help me?

Considerato il mio periodo piuttosto diciamo "complicato" ho deciso che verso la fine di settembre me ne andrò a Londra. E' una città che mi ha sempre affascinato forse ne resterò delusa, forse no, in ogni caso mi sembra sia arrivato il momento. Sto cercando, devo dire da non molto, su vari siti di voli low cost, ma effettivamente non ho ancora trovato niente di veramente "low", (alcune mie amiche ci sono andate con 10 euro, possibile che io trovi offerte solo dai 100 euro in su???). However, la mia più grande preoccupazione resta l'hotel, lo vorrei in una posizione comoda, piuttosto vicino al centro o al limite che fosse ben collegato, devo aggiungere che non mi dispiacerebbe se non avesse i topolini compresi nell'arredo o insetti non ben identificati intrappolati nella moquette. Tutto dai vari siti sembra ottimo, ma da quanto ho potuto ascoltare da quelli che sono già andati, neanche un'hotel a quattro stelle era decente. Detto questo, arrivate voi. Vorrei da parte di chi mi legge (per caso, per noia, o per scelta) una mano, qualcuno di voi magari è già stato a Londra e potrà consigliarmi meglio, più di qualsiasi sito o rivista, vorrei sapere come muovermi, dove mangiare, dove andare, insomma un po' di tutto (il periodo sarebbe dal 25 di settembre al 30). Sono una persona previdente e oltre a chiedere a tutti i miei amici e conoscenti lascio un appello anche nell'etere, vedremo chi risponderà.

sabato 4 agosto 2012

- Obiezione. - Accolta.

- "dove vai?" "dove sei andata?" "che cosa hai in programma?" (ci mancava solo la lampada puntata in faccia, e poi l'interrogatorio era completo)
- "No, niente quest'anno sto a casa!"
- "Daaai, non ci credo, neanche 4-5 giorni!"
E NON CI CREDERE!!!! FAI UN PO' COME TI PARE!
Ormai, in queste sere, non sento nient'altro: abbronzatissime che mi tartassano di domande sulla mia improbabile estate e mi raccontano le loro fantastiche vacanze in qualche località superstrafighissima, dove "hanno fatto tardissimo, hanno bevuto tantissimo, hanno comprato troppissimo, e si sono divertite moltissimo". A  parte l'uso improprio dei superlativi che, sarebbe il minimo, non sopporto quest'aria di sufficienza e superiorità. Io invece, mie care, mi sveglio la mattina presto, mangio un bel cornetto con la nutella, una bella tazza di latte e caffè e faccio partire la giornata con un sorriso. Mi metto a studiare fuori, all'aria aperta, sento gli uccellini che cantano e un fresco venticello. La mattina di solito scorre in fretta. Il pomeriggio segue più o meno lo stesso copione tranne che per il cambio di location, visto che a volte sono costretta per il caldo ad andare giù in grottino. Per le sette vado a correre. Mi faccio una doccia e la sera esco per una passeggiata con gli amici. Quest'anno è andata così. Ma se una poveraccia deve studiare perchè ha l'esame i primi di settembre cosa deve fare? Probabilmente me ne andrò in vacanza dopo l'esame in qualche capitale europea, NON per bere tantissimo, NON per fare tardissimo, NON per sballarmi troppissimo, ma SOLO per vedere posti nuovi, raccontare, fotografare e scoprire quanto è bello il mondo.
Al momento mi va bene così: tenetevi strette le vostre vacanze da urlo, io terrò stretto il mio fantastico libro e la mia splendida normalità.

giovedì 2 agosto 2012

Ricomincio da me.

Quando si dice "diamoci un taglio", avevo voglia di cambiamento, di mettere ordine e così ho deciso: nuovo look! Ieri ho tagliato i miei lunghissimi capelli biondi in cambio di un taglio semplice e lineare appena sopra le spalle. Mi sembra di aver riacquistato la sicurezza che mi mancava, il sorriso che non vedevo da tanto tempo. Mi vedo bene, più grande, ordinata, diversa, finalmente bella. Sono di nuovo io.
Oggi è stata una giornata intensa e piena, di quelle che piacciono a me.
Mi piace essere attiva, un treno, non mi fermo mai. Amo organizzare tutto con calma. Ho il tempo per tutto: per riposarmi, per divertirmi, per un libro, per una chiacchierata con le amiche e per una giornata al mare. Il tempo sembra essersi dilatato, sembra che mi aspetti. La cosa assurda è, che al momento, non sono innamorata, non ho vinto al superenalotto, non ci sono stati avvenimenti particolarmente importanti intorno a me ma, riesco a trovare la felicità nelle piccole cose della vita.  Svegliarmi presto la mattina, una passeggiata la sera, un gelato, un cornetto, un sorriso di una persona che non conosco, mi piace tutto questo (sembro invasata, me ne rendo conto). Diceva Montale: "Spesso il male di vivere ho incontrato..." Io in questi giorni posso dire che: "Spesso la gioia di vivere ho incontrato".
Non saranno mica troppi caffè?