giovedì 11 settembre 2014

Pioggia di pensieri.

Piove. 
Oggi non mi dispiace.
Oggi mi riposo. 
Dopo una settimana stressante: un esame dopo l'altro, incastrata tra scritti e orali, costretta a divincolarmi tra orari di ricevimento dei professori, stanze piene di studenti puzzolenti, ansia e attese.
Oggi mi concedo lo spazio e il tempo per me.
Ho pulito la camera da cima a fondo, destabilizzato l'ecosistema che si era insidiato sul parquet e sotto il letto. 
Buttato il superfluo, messo in ordine l'indispensabile.
E da una parte sembra di aver messo a posto anche lo spazio tra il cuore e lo stomaco dentro di me. 
Rilassata sul mio lettone mi godo le repliche di Dawson's Creek, mentre ascolto lo scrosciare instancabile della pioggia. Mi chiedo come ho potuto ai tempi del liceo, adorare questo telefilm insulso, sperando un giorno di dovermi ritrovare nella stretta condizione delle vicende tormentate dei protagonisti.
Non va così, per fortuna.
Stranamente appagata dalla mia vita così lontana da quella di un telefilm adolescenziale, ma più vicina all'estenuante ritmo di un quiz televisivo, mi rotolo nel mio stato di grazia, che si verifica uno o due volte l'anno.
Sperando che domani esca il sole.
Perché va bene che l'ottimismo è il profumo della vita, ma io sono sempre la solita meteoropatica. Dopo un po' senza il sole, mi annuvolo anch'io.