sabato 7 luglio 2012

Punto e a capo. (forse)


Forse ci sono, forse posso respirare di nuovo.
Ieri sono uscita per una passeggiata con le mie amiche, il mio piccolo centro cittadino non offre molte alternative. L'ho visto, camminava verso di me, ci siamo incontrati con lo sguardo e questa volta non l'ha abbassato, lo sosteneva, mi guardava serio. Ho fatto un cenno con la testa per salutarlo, LUI mi ha sorriso dolcemente e mi ha fatto l'occhiolino. (So che starete pensando che "cazzone avariato", che "stupido", che "idiota" e via discorrendo, io invece ho pensato solo "E' finita"). Nella dolcezza di quel sorriso timido e imbarazzato, nell'occhiolino veloce, ho letto: "Scusami, sono un cretino e tu lo sai." Forse l'ho visto solo io, forse è stato solo il gesto di un piacione senza troppe dietrologie di pensiero. Sta di fatto che in quel preciso momento, come per magia ho sentito una nuova serenità, quella che nasce dalla consapevolezza della fine. Ho sentito che non abbiamo più niente da condividere e, che le cose come iniziano così possono finire e, che portare rancore non serve. Io ho fatto tutto con il cuore, gli ho dato tutta me stessa, senza rimpianti, io sono stata felice (poco importa se il mio amore non era corrisposto, io non ho niente da rimproverarmi) e non è colpa mia se non ha voluto sapere quanto potevamo essere felici insieme.
Dice il vecchio saggio: "Non essere triste perchè qualcosa è finito, sorridi perchè è successo".
Io voglio sorridere, sono una brava persona, ho una vita davanti, e il destino che mi aspetta.

p.s: Vi avviso che sono in piena sindrome premestruale, quindi i miei cambiamenti repentini d'umore e la mia salute mentale instabile possono essere dovuti anche a questo... (vi saprò dire prossimamente).


 

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