sabato 23 novembre 2013

Nord, sud, ovest, est

Non credo. 
Non credo di essere stupida. 
Non credo di voler soffrire ancora.
Non credo che Lui sia per me.
Non credo che siamo fatti per stare insieme! 
Eppure sono giorni che il suo pensiero mi tormenta. 
Sono tormentata dalle mie aspettative che tornano a farsi sentire, dalle mie fantasie.
Angosciata dal mio ottimismo romantico che mi spinge a vedere il lato buono negli altri, anche quando non c'è .
  
Gli altri vanno avanti, ricordano il dolore, imparano dalle esperienze e passo dopo passo affrontano nuovi sentieri, nuove salite, nuovi tramonti, nuove giornate con nuove persone. 
Perché io no? 
Perché non posso trovare la mia persona? 
Perché non riesco a trovare un altro che mi faccia impazzire e innamorare? 
Perché non posso perdere la testa e lasciarmi andare? 
Qual è il mio destino, dove la mia strada?

giovedì 21 novembre 2013

Letargia? Ma anche no!

È da un paio di notti che torna a farmi compagnia (solo nei sogni) una strana presenza: Il ragazzo che ho desiderato più di tutti quelli che ho mai conosciuto. 
Non siamo più niente ora, e chissà se siamo stati mai realmente qualcosa. 
Lui è stato l'unico che mi abbia costretto a nascondere il dolore dentro lo stomaco così che non ci fosse spazio per nient'altro e anche l'unico che mi abbia fatto accelerare così tanto la frequenza cardiaca da non riuscire più a distinguere il tonfo di un singolo battito. 
Lui che nei miei sogni, mi stringe, mi abbraccia, mi ama, mi vuole, mi accarezza dolcemente.

Io mi sveglio ancora sognante e stordita penso di abbracciarlo, scoprendo invece di abbracciare il mio cuscino.
Sono per strada e ancora mi chiedo chi mi abbia dato la forza di alzarmi dal letto. 
Non ce la posso fare.
Il freddo pungente si fa strada attraverso le narici nel mio albero respiratorio e mi sveglia dal torpore. 
Apro la porta della classe, il cambio repentino di temperatura mi fa arrossire.
Lui c'è. 
Oggi ha preso posto dietro di me. 
Lo guardo, ci guardiamo. 
Sento il cuore pulsare più forte, sento lo stomaco accartocciarsi di nuovo. 
P. scansa i miei libri e occupa il posto vicino al mio.
Io lo guardo e gli propongo uno dei miei migliori sorrisi.  
In realtà sto pensando a Lui. 
Al suo sorriso perfetto e beffardo, ai suoi capelli da stropicciare, alla sua barba incolta da accarezzare, alle sue mani da stringere, alla sua bocca da baciare. 
Finita la lezione abbiamo parlato. 
Io inebetita dalla stupida scusa con la quale mi aveva avvicinato, cercavo di trovare le parole per formare una frase.
Ero contenta che mi parlasse, di parlargli di nuovo.
Sono perfettamente consapevole che non potrei costruire niente con lui, ma nel contempo i miei ormoni impazziti mi fanno perdere la capacità di raziocinio! 
Non è primavera.
Per niente! 
È inverno pieno! 
Devo andare in letargo prima di fare guai!!

mercoledì 13 novembre 2013

N.B:

Mentre studiavo e le mie idee iniziavano ad essere confuse ho iniziato a pensare a questo weekend e al fatto che torno a casa, nella mia sperduta cittadina del fantabosco. 
Improvvisamente ho realizzato che sono 7 giorni che non vado a lezione e che non stacco la testa dai libri. 
Sono 5 giorni che non vedo altre persone oltre le mie splendide coinquiline e da ben 3 giorni non mi tolgo il pigiama!!! (lo so, sono una persona terribile!)
Urge una lista delle cose da fare (ultimamente non faccio altro che fare liste): 
1. Devo fare una doccia!
(Domani ho lezione ed essere almeno igienicamente presentabile rientra tra i miei obiettivi, no guasterebbe essere anche carina!)
2. Devo fare una super lavatrice! (Ho talmente tante cose da lavare che non penso ne basterà una! Ma il mio amico acchiappa-colore mi salverà! Spero!!) 
3. Devo preparare la valigia 
(Per questo ho già compilato un'altra lista)
4. Devo comprare una gomma e un bianchetto 
( troppe cancellature con la penna sui miei appunti infastidiscono la mia nuova me superordinata!) 
5.Ho bisogno urgente di andare dal parrucchiere! 
(Un bel taglio è quello che mi serve magari avessi anche il coraggio di farlo davvero!)
6. Devo fare anche la manicure!! 
(Ho delle unghie lunghissime neanche fossi una tigre di Moira Orfei! Obbligherò mia sorella a prendersi cura di me!) 
7. Devo comprare un altro paio di orecchini uguali uguali a quelli che ho comprato due mesi fa: dei bottoncini ricoperti di piccole perline bianche super lucenti!
(Di quel paio me ne è rimasto uno solo!)
8. Comprare un fondotinta più chiaro! 
(Quello che ho mi fa sembrare una che è appena tornata dalle Canarie!)
9. Trovare il tempo di aggiungere delle nuove canzoni al mio IPod! 
(Quelle che ci sono sono troppo poche e troppo vecchie!)
10. Devo andare dall'estetista!!
(Soprattutto per me ma qualora ci fosse la possibilità di poter avere un incontro ravvicinato con un ragazzo - cosa che escludo con ogni probabilità - ad oggi sembrerebbe un incontro ravvicinato del TERZO TIPO!) 
11. Devo smetterla di compilare stupide liste solo per poter assolvere ai miei stupidi compiti.

martedì 12 novembre 2013

Sopra la panca la capra canta...

Non vorrei più essere "sotto":
Sotto stress.
Sotto controllo.
Sotto pressione.
Sotto esame.
Sotto la pioggia.
Sotto le coperte.
Sottovalutata.
Sottosopra.
Vorrei essere solo "sopra"
Sopra le righe.
Sopra le nuvole.
Sopra le stelle.
Sopra le parti.
Sopra il prato.
Sopra la neve.
Sopra i giudizi.
Sopra le lenzuola.
Sopraffatta.
Sopraffatta dalla gioia, dall'allegria, dalla voglia di fare, dalla voglia di vivere, dall'affetto, dal calore, dall'amore.

venerdì 8 novembre 2013

Ho un sassolino nella scarpa.

È da stamattina che ci pensavo, sentivo come una strana idea che mi ronzava intorno e alla fine mi sono convinta, anchd se sembrava una cosa più grande di me, anche se poteva sembrare inutile, ho creduto in me stessa! 
Mi sono armata del mio sorriso migliore, di un po' di buona musica un paio di guanti e ho iniziato.
Oggi mi sono data alla pulizia ai limiti del normale appena prima del patologico, o forse no! 
Ho pulito tutto il pulibile: i bagni, i pavimenti, la mia camera, la cucina, la lavanderia, il fornello, i piatti, i cassetti, le ciabatte, le tovaglie e gli strofinacci. Lavato, insaponato, risciacquato e spolverato ogni superficie che si prestasse. Aspirato la povere, le briciole e qualsivoglia minuzia che si intromettesse tra me lo scintillante brillìo della perfezione! 
Sembravo una tossica!!
Adesso stanca e felice mi guardo intorno e penso: "Cenerentola era una dilettante!!" 
(NB: Non guardare mai più il programma su Real Time "malati di pulito", nuoce gravemente alla MIA salute!!)

sabato 2 novembre 2013

Prima il dovere..

Tu ci sei. Mi sorridi, mi saluti, mi parli. Prendi posto vicino a me. Riesco a sentire il tuo braccio destro che sfiora la mia mano mancina. Scriviamo e ogni tanto sento una impercettibile carezza nonostante tu non mi tocchi. Io riesco a sentire il cuscinetto di elettricità che ci separa, il campo magnetico che ci avvicina ma non ci unisce. Tu sei tu e io sono sempre io. Ma niente è come prima.Sembra che niente sia cambiato eppure non posso starti più così vicino, non adesso che ti ho detto tutto, che ho scoperto le carte, che mi sono resa vulnerabile. Prima potevo fare finta di essere troppo stanca per la lezione e trovare un posto comodo nel tuo abbraccio, prima potevo inventare di avere una voglia matta di caffè solo per stare cinque minuti sola con te. Prima si, ora no. Ora se ti capisco prima di tutti, non lo dico. Invece di abbracciarti mi limito a sorriderti. Se devo dirti una cosa non ti parlo all'orecchio, ti scrivo un messaggio. Mi limito, perché rispetto la persona che ti ama. Mi limito, perché merito di più di una situazione equivoca che mi faccia sempre sentire la terza incomoda, di troppo, non abbastanza, non sufficiente.
Ti voglio bene ma non posso rinunciare a me stessa per non rinunciare a te.
Ora devo trovare la forza di dirti che non ti voglio più, perché ti voglio troppo.