sabato 31 marzo 2012

Forse è un film.

Ieri sera. Io abbracciata a te. E tu, con la faccia innocente di un bambino, che mi dici: "senti un po'..ma cosa ti piace di me?" Io dopo un po' di secondi di imbarazzo, ho risposto sinceramente. "Mi piace che tu mi faccia ridere più di qualsiasi altro. Mi piace il tuo sorriso e come mi guardi. Mi piace che con te riesco a parlare di tutto. Mi piace come mi sento protetta quando mi abbracci. Mi piace che tu mi abbia insegnato tante cose, tutti i giorni, anche non sapendolo. Mi piace che per quanto tu mi possa far incazzare, io con te non riesco a stare incazzata veramente più di 10 minuti. Questo non è un buon motivo per approfittarne, capito?" (mi ha sorriso) Ho continuato: "Mi piace tutto quello che abbia a che fare, anche minimamente, con il tuo nome".  Lui mi abbracciava forte. Mi teneva stretta, quasi avesse paura che scappassi. Non ha detto niente e mi ha baciata, dolcemente. Ho pensato di aver esagerato. Ho pensato di essermi esposta troppo. Forse l'ho fatto. Ho messo le carte in tavola. All in! Mi sono giocata tutto. "E a te cosa piace di me?" ho chiesto sotto voce. E lui, dopo un po' di resistenza, un po' di giochetti di parole, (quanto gli piace tergiversare) mi ha detto: "Mi piaci perchè con te riesco a dimenticare tutti i problemi, tutto diventa bello quando sto con te, e questo mi basta". Mi veniva da piangere. Non abbiamo detto più niente, qualsiasi altra parola sarebbe stata troppo. Il silenzio era bello, il silenzio era abbastanza.

mercoledì 28 marzo 2012

Eppure è così.

Non mi piace scegliere, non lo faccio con disinvoltura. Comprare un vestito in un negozio, una borsa, anche solo uno smalto, decidere cosa indossare per la sera, dove andare, richiede una riunione di condominio tra tutti i neuroni del mio povero encefalo. Dopo tante elucubrazioni mentali, scelgo. Quando ho scelto, ho scelto. Niente ripensamenti, niente dietrofront. E' fatta, mi dico. Mi fido del mio senso critico e del mio potere decisionale. Questo vale per tutto, tranne che per LUI. Con LUI le cose non vanno così. Dico una cosa e ne faccio un'altra. Penso di aver preso una decisione definitiva, di aver messo finalmente un punto, e mi ritrovo a sorridere e avere perdonato tutto. LUI  che è un lunatico, una lucetta intermittente che un attimo c'è, e il secondo dopo si spegne, con me ha sempre una seconda opportunità. LUI che senza un apparente motivo, un giorno è il ragazzo ideale (quello da portare all'altare, costruirci una casa con la staccionata, da farci quattro figli) e  il giorno dopo è il classico S*****O (non chiama, non ti cerca, sparisce e di cui farei francamente a meno). Io mi appiglio al giorno buono, alle promesse. Spero, continuo a sperare. Perchè mi toglie il fiato anche solo tenergli la mano, proprio come quando avevo cinque anni e andavo all'asilo. Perchè mi basta un suo sguardo per capire che non posso fare a meno dei suoi sorrisi, delle sue espressioni buffe e del modo in cui mi fa ridere. Perchè non posso non avere più i suoi baci, quelli distratti e veloci, quelli dolci, quelli belli da raccontare, quelli romantici, quelli che precedono qualcosa e quelli che seguono qualcosa. Ecco perchè ho tanta difficoltà a lasciarlo andare, perchè tutte le mie lacrime non riescono ancora a pesare quanto un minuto passato insieme a LUI.

martedì 27 marzo 2012

Grazie!!!


Sono emozionata. Ho aperto da poco questo blog e non so neanche dirvi di preciso perchè lo abbia fatto. In ogni caso mi fa piacere sapere di aver catturato l'attenzione di qualcuno. Ringrazio Sara di RêveBlanc per il premio che mi ha regalato, (anche se ancora non ci conosciamo bene) è stato un gesto veramente molto carino!  


Le sette cose per raccontarvi di me:
Numero uno: Adoro dormire. Ma se proprio devo alzarmi, mi piace mettere la sveglia un po' in anticipo la mattina (almeno un quarto d'ora), così ho un po' di tempo per riflettere sulla giornata che mi aspetta, pianificare le cose da fare per poi trovare il coraggio necessario per alzarmi.
Numero due: Sono un'inguaribile romantica e sognatrice, riesco benissimo a vedere il buono anche dove non c'è, riesco ad immaginare alla perfezione tutto, a fantasticare sulle cose fino a convincermi che stanno andando proprio come vorrei io. Per poi rendermi conto che niente è davvero come lo vedo io.
Numero tre: Adoro quando il barattolo della nutella è ancora nuovo. Mi piace sentire lo scricchiolio della carta contro il coperchio di plastica, poi avvertire il rumore netto e delicato della carta dorata che si rompe. Essere la prima a conquistare quella terra incontaminata con il mio coltellazzo mi regala un senso di soddifazione! Pane e nutella per me rimane una delle cose più buone al mondo!
Numero quattro: Odio il freddo ma amo la neve. Durante l'inverno dormo con il pigiama infilato nei calzini e la maglia dentro i pantaloni. 
Nemero cinque: Preferisco una serata in tranquillità a chiacchierare/spettegolare con le amiche, tra una tazza di cioccolata e un paio di biscotti, ad una serata in discoteca. Mi piace ridere e ascoltare. Il tunz tunz lo parlo poco.
Numero sei: Sono permalosa, è facile infastidirmi, a volte può bastare anche una sola battuta. Ma allo stesso modo sono una persona facile da conquistare o riconquistare. Un fiore, una carezza, un abbraccio, una parola, uno sguardo e sono tua (di nuovo).
Numero sette: Mi piacciono le giornate di primavera: il sole, il cielo limpido, il caldo, i vestitini leggeri. 

Sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma queste sono le prime 7 cose che mi sono venute in mente pensando a me. Vorrei girare questo premio a Francesca di Un blog a caso: il mio. che insieme a Sara è la mia prima follower ufficiale. Alla prossima!

Ma perchè?

Sono le 9 e 46 di mattina. Dovrei studiare, lo so. Invece faccio fatica a respirare. Ho tardato ad alzarmi perchè , visto che non ho dormito per niente stanotte, cercavo di prendere un po' di tempo a sonnecchiare aspettando che arrivasse un messaggio, una chiamata. Niente. Ieri dopo che ci siamo "non incontrati" e soltato sentiti per telefono due minuti, è sparito. Bum. Magia. Eppure mi ha detto: "ci sentiamo dopo" E invece non ha chiamato. E' sempre la solita storia. Uguale a mille altre storie. Un momento mi dico: è così, lo sai, non puoi farci niente. Aspetta e vedrai che ci sarà una spiegazione. E un altro impazzisco pensando che alla fine dei conti è tanto chiaro da essere cristallino, più evidente di un titolo sottolineato con l'evidenziatore: NON MI VUOLE . PUNTO. Mi ostino a credere che ci possa essere qualcosa di diverso, mi ostino a credere che non può essere finito tutto da un giorno all'altro. Ma sarà mai iniziato qualcosa? O solo dentro la mia testa ho sempre voluto vedere quello che non c'è mai stato? Non lo so. Stamattina mi sono umiliata ulteriormente mandandogli un messaggio, non specificando che stessi incazzata, ma con tono abbastanza amichevole gli ho pure mandato un "in bocca al lupo". Ma perchè? Stupida. Ovviamente non ha risposto. Mi sento la testa pesante, le gambe pesanti, le braccia pesanti, il cuore pesante. Sono un sasso, un macigno.

lunedì 26 marzo 2012

Devo piantarla.

"Chi non ti cerca non ti vuole" e "chi non ti vuole non ti merita!" questo mi dice la mia nonnina.
Oggi sentirmi dire: "no guarda non posso scendere perchè ci sono gli elettricisti al cantiere e devo risolvere un po' di problemi" (mentre ero passata sotto casa sua per fargli un saluto veloce) mi ha fatto capire che è vero. E' vero, che non è vero che non ha mai tempo per chiamarmi, semplicemente non vuole farlo. Ed è vero, che non è vero che non ha tempo per vedermi, perchè oggi un minuto avrebbe potuto sottrarlo agli operai e venire da me. E' stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' stato come toccare il fondo del barile (come se non ci fossi già arrivata). Mi ha fatto capire che veramente io ce l'ho messa tutta. Che veramente non mi posso rimproverare niente. Che se le cose devono andare male, già lo stanno facendo. E che visto che da lui non sto ricevendo niente se non incazzature giornaliere e simili, forse dovrei veramente lasciar perdere. La pazienza è finita e la gastrite sta arrivando, quindi prima di impazzire del tutto è meglio tagliare, sradicare le erbacce e prendermi nuovamente cura del mio giardino.

domenica 25 marzo 2012

Noi siamo a colori.

Per quanto io cerchi di non pensare a te, tu ci sei. Tutto quello che faccio mi ricorda te. Una frase sentita al telegiornale su quella moto che ti piace tanto, un articolo di giornale che parla del tuo amato milan, il sapore delle gomme da masticare che preferisci e che hanno il sapore dei tuoi baci, persino la pioggia mi ricorda te. Tu, che fino a due giorni fa pregavi che la pioggia pulisse le strade per riprendere la moto. Io, che ridendo ti ho risposto che la odio e che preferisco il sole. Io e te. Il sole e la pioggia. La moto e l'altalena. I videogiochi e i libri. La matematica e l'arte. Il freddo e il caldo. La distrazione e la precisione. Il caos e l'ordine. Eppure questa pioggia mi tranquillizza. Mi sembra che sia in perfetta sintonia con quello che mi sta capitando dentro il cuore: piove con il sole. In qualche modo mi fa capire che possiamo convivere, perchè forse qualche volta, due mondi distanti possono trovare un punto d'incontro. Non esiste solo in nero o il bianco, ma mille sfumature.

venerdì 23 marzo 2012

Spero nei supplementari.

Ho capito: la cosa migliore per me sarebbe lasciar perdere. La più facile, almeno. L'unica risposta è questa, per restituire a me stessa un po' di pace mentale, di equilibrio interiore. Ma a me non sono mai piaciute le cose facili, non mi sono mai accontentata e soprattutto non mi piace arrendermi prima che la partita sia finita veramente. Voglio giocare fino all'ultimo secondo per sapere che magari alla fine riuscirò a fare goal. Quasi certamente, sbatterò così forte contro il muro delle tue incertezze e dei tuoi "no" che per rialzarmi avrò bisogno di mesi. In ogni caso se le cose dovessero finire adesso, non starei di certo meglio. Il dolore non si misura con il tempo. Il dolore è dolore. Punto. Meglio sapere di aver provato e non esserci riuscita, piuttosto che dire a me stessa: "avrei potuto". Io so che possiamo farcela. Se chiudo gli occhi, vedo le passeggiate al mare mentre c'è un po' di vento e il sole sta per tramontare. Vedo le corse in moto in un pomeriggio d'estate, io abbracciata a te. Ci vedo litigare perchè sono troppo permalosa e tu troppo distratto. Ci vedo nei pranzi con i parenti e le cene con gli amici. Ti vedo la domenica mattina mentre mi svegli dolcemente con un bacio al sapore di caffè. Io vedo il nostro futuro. Io credo in noi.

giovedì 22 marzo 2012

Quando una canzone è meglio di qualsiasi logorio mentale.




La condizione naturale di partenza
sarebbe mettersi alla prova
e constatare che soltanto un’apparenza
questo tuo essere distante
che puntualmente ti fa andare via
e puntualmente io rimango tua
senza capire che scappare
è un modo per ricominciare
e invece voglio continuare
continuare
continuare tutto
L’amore brucia i pomeriggi accartocciati
noi due abbracciati a farci male
cercando di trovare un punto di equilibrio
tra cosa è il dire e cosa è il fare
e questa nostra dolce malattia
che mi fa stare dietro la tua scia
troppo impegnata a corteggiare
un pò di tuo spazio mentale
da non capire se davvero
quello che dai mi può bastare
E’ poco
è poco
non può bastarmi
questo bellissimo gioco
l’impossibile certezza
di trovarti quando torno
di volare stando fermi
e avere tutto il mondo
tutto intorno
E’ poco
è poco
ma non ti grido
è stato quel che è stato
c’è ancora spazio per sperare
e solo per ricominciare
ancora tempo per sbagliare
la soluzione da inventare
fra di noi
questo bellissimo gioco
tra di noi
La soluzione materiale non esiste
ad un’inguaribile stanchezza
mi piacerebbe immaginare che resiste
questo tuo amore incontrastato
ma puntualmente tu mi mandi via
e puntualmente io rimango tua
senza capire che mollare
è un modo per farsi salvare
e invece voglio continuare
continuare tutto
E’ poco
è poco
non può bastarmi
questo bellissimo gioco
l’impossibile certezza
di trovarti quando torno
di volare stando fermi
e avere tutto il mondo
tutto intorno
E’ poco
è poco
ma non ti grido
è stato quel che è stato
c’è ancora spazio per sperare
e solo per ricominciare
ancora tempo per sbagliare
la soluzione da inventare
fra di noi
questo bellissimo gioco
tra di noi
bellissimo
bellissimo gioco
E’ poco
è poco
ma non ti grido
è stato quel che è stato
c’è ancora spazio per sperare
e solo per ricominciare
ancora tempo per sbagliare
la soluzione da inventare
fra di noi
questo bellissimo gioco
tra di noi
questo bellissimo
bellissimo gioco
tra di noi


   Questo bellissimo gioco - Annalisa

martedì 20 marzo 2012

Non c'è nient'altro da aggiungere




Avere l'impressione di restare sempre al
Punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
Vivo
Questo è o non è
Amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
Volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
Vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che
Svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda
Tutto un po' più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è
Nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole, parole
E ora penso che il tempo che ho passato
Con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole
Sono solo parole


                                                         Sono solo parole - Noemi



Mi basta il sole.

Mi piacciono solitamente queste giornate. Quando ancora respiri l'aria fresca e pulita dell'inverno, ma senti già il sole caldo della primavera. In qualche modo il sole mi accende, mi rianima. E' in queste giornate che mi sento più bella, più sicura di me, più positiva e ottimista. Tutto può risolversi in una giornata di sole. Se sono arrabbiata, tendo a perdonare. Se sono triste, ritorno felice. Se sono agitata, mi calmo. Tutto diventa più facile. Mi sembra che tutto sorrida, che tutto possa andare bene!

sabato 17 marzo 2012

Bla..bla..bla..

Non faccio altro che parlare di te. Pensare a te. Parlare di noi. Ordinare tutti i pensieri che dentro la mia testa sembrano esplosi. Ma per quanto mi impegni, non riesco a fare ordine. Non riesco a decidermi davvero. Anche le cose più semplici, con te diventano difficili! Invio o non invio il messaggio? Ti cerco o no? Che faccio?  Mi sento confusa e agitata, ti sento lontano e non so cosa fare. Vorrei parlarti, stringerti, litigare con te per poi fare pace. Ho paura che questa volta se alzo la voce, finirò per urlare per sempre contro di te, resterò ad urlare per tutte le volte che non mi hai capito, compreso, cercato. Forse è per questo che preferisco logorarmi dentro piuttosto che agire, sento il cuore esplodere. Vorrei urlare che sono stanca, stufa, che non ne posso più dei tuoi continui sbalzi d'umore, dei tuoi messaggi mancati, del fatto che non mi cerchi quanto vorrei. E invece resto in silenzio e aspetto. Sono arrivata alla conclusione di essere una stupida masochista.

Ti piace vincere facile?

Tu giochi in vantaggio. Tu lo sai che io seppur messa da parte, in un brutto e piccolo angolino, io per te ci sono, sempre. Se ti dimentichi di me, per un'ora, un pomeriggio o un giorno intero non fa differenza. Basta che mi sorridi e io torno da te. Come un'ebete, una senza cervello e senza midollo. Sono un'invertebrata senza spina dorsale. Un piccolo mollusco che non si sa difendere. E tu te ne approfitti. Perchè io lascio correre, lascio perdere. Lo sai che lo faccio e tu gongoli, ti adagi e non te ne preoccupi. Non ti preoccupi se mi tratti male, se mi ignori, perchè lo sai che ti basta un niente per riavermi. Io mi dico che va tutto bene. Ma in realtà niente sta andando davvero come vorrei. Ma è davvero meglio illudermi che va tutto bene? Meglio scegliere di non affrontare il problema, affondare la testa nella sabbia e non vedere cosa stai sbagliando, o cosa sto sbagliando? Sento che non sei quello giusto, eppure non riesco a lasciarti andare. Non mi dai quello che vorrei, eppure l'idea di fare a meno delle poche attenzioni che mi dai, mi destabilizza, mi fa perdere l'equilibrio e la concentrazione. Ho sbagliato, io mi sono appoggiata a te e tu in un modo o nell'altro me l'hai lasciato fare. Hai lasciato che prendessi comodamente posto sul tuo petto, che mi lasciassi coccolare dal tuo abbraccio, che mi lasciassi prendere e che mi perdessi nei tuoi sorrisi e poi, ti sei fatto da parte. Sempre di più. Discretamente distaccato, educatamente allontanato. Ma il problema è che ora non so più neanche camminare, mentre prima, prima di te io da sola correvo! Non è giusto darti tutto questo potere. Nè per me e nè per...NO! Non è giusto solo per me!

venerdì 16 marzo 2012

Quando 2+2 = 5

Per il momento sto così: ho quasi paura di chiederti di uscire, di dirti che voglio vederti, che voglio stare con te. Ho smesso di cercarti, aspettando che lo faccia tu. Io aspetto e tu arrivi. La tua chiamata arriva, e arriva pure il tuo messaggio. E' una bilancia che funziona male, se io mi nascondo sei tu che vieni a cercarmi. Non c'è matematica, non c'è logica che funzioni. Ho paura di farmi avanti. Ho paura che se mi rimetto in gioco, se ti faccio vedere che ci sono, sempre e comunque per te, tu ti spaventerai. Di nuovo. Non voglio fare niente. Preferisco, così  non sarò delusa dai "no", dai "forse", dai "non posso", e mi godrò solo le certezze che mi dai, con i tempi che scegli, perchè forse anche questo può essere un modo per essere felice. Aspettarmi ed aspettarti.

mercoledì 14 marzo 2012

Come Grey's anatomy? Si, si, proprio uguale.

Oggi il tirocinio. Chissà cosa mi aspettavo. Il primo semestre è stato deludente, per carità. Ma oggi, penso di aver toccato veramente il fondo. Rinchiusi in una stanza senza finestre, (che gli specializzandi chiamano "loculo") a studiare un caso clinico di un vecchietto di 83 anni! Il tutto in un'ora e mezza, e via a casa. Non è che volessi correre per le corsie dell'ospedale a curare i malati, o scappare in pronto soccorso a mettere i punti, ma mi aspettavo di poter fare qualcosa. Si chiama tirocinio proprio perchè uno dovrebbe fare un minimo di pratica. Altrimenti me ne stavo in classe ad ascoltare la lezione!!! Bah.. Il fatto è questo: mi ero caricata di aspettative, o forse solo illusa perchè mi piace vedere quello che voglio anche dove non c'è. Mi piace fantasticare, forse troppo. Voglio scoprire, conoscere, imparare. Oggi invece ho vegetato su una sedia. E mi dispiace per il povero specializzando che si è anche sforzato di farci capire qualcosa. E a dire la verità nonostante la sua fatica, io ho compreso forse la metà delle cose che ha detto. La verità è che se questo è il tirocinio, non serve veramente a niente!

martedì 13 marzo 2012

I sogni son desideri.

 
Pretenziosa? Forse.
Sognatrice? Sicuro.
Una cosa è certa: vorrei sentirmi cantare queste parole, anche solo sussurate all'orecchio!


[..]

"tu mi hai preso la mano e mi hai detto proviamo
cosa abbiamo da perdere è tutto già scritto
io ti ascolto sognare io sono nel sogno
è per questo che adesso ti dedico tutto
ti dedico tutto
 il mestiere si impara il coraggio ti viene
il dolore guarisce la tempesta ha una fine
ma diverso è sapere la cosa più giusta
siamo naufraghi vivi in un mare d’amore"

[..]

"io ci credo davvero non sei solo sesso
sei conquista e traguardo involucro vero
dove vengo a nascondermi quando mi pento
è per questo che adesso ti dedico tutto
ti dedico tutto"

[..]

Un braccialetto per essere triste.

Vederti al polso quello stupido braccialetto mi ha infastidito e non so neanche perchè. So solo che fino ad una settimana fa non ce l'avevi. E' uno stupido braccialetto di stoffa con gli occhi, contro il malocchio, dici tu. Odio vedere che lo aggiusti come se te ne prendessi cura, e non sapere chi te l'ha regalato mi fa ritrovare quell'insicurezza che avevo lasciato nell'angolo, mi innervosisce e non posso fare niente. Devo darmi una calmata.

domenica 11 marzo 2012

Prima ora: anatomia patologica

Domani si riparte. Ricominciano le lezioni. Se da una parte mi faceva piacere restare a casa, rilassarmi nel mio pigiamino, dall'altra mi sembra giusto che si torni alla stressante routine universitaria. Mi sento come una bambina il giorno prima, del primo giorno di scuola. Sta iniziando il secondo semestre, le scadenze da rispettare sono tante, e di tempo da perdere ce n'è veramente poco. Ma con molta sincerità ancora non avverto l'ansia, sento solo una grande euforia. Di cosa poi? Sarà tutto molto normale: svegliati, fai colazione, arriva all'università, prendi posto, siediti vicino alle solite persone, prendi appunti, fai pausa, mangia il panino, ascolta la lezione, torna a casa. Voglio che sia normale che tu possa sederti vicino a me, voglio che sia normale che tu possa prendermi la mano, che tu possa sorridermi come sai fare, che tu possa prendermi in giro, che tu possa dirmi a bassa voce quanto sono bella, abbracciarmi, chiedermi gli appunti. Voglio scherzare con gli altri e vederti un po' geloso. Voglio vederti mentre parli con altre ragazze e sentirmi morire per poi sapere che non ho motivo di preoccuparmi. Niente più paura di abbracciarti, niente più paura di sentirmi di troppo, niente più paura di non interpretare bene un tuo sguardo o di sentirmi colpevole per averti sorriso nel modo che ti fa impazzire. E' tutto normale. Perchè adesso ci siamo, adesso siamo noi. E quello che voglio è solo la normalità.

venerdì 9 marzo 2012

"Driiin driiin..." e io sorrido.

Non so se ci sia una regola non scritta..tipo non scrivere più di una volta al giorno! Ma io a stare con le mani in mano proprio non ci riesco! Oggi sembra che aspettare sia servito a qualcosa. Non è molto ma una chiamata che ti da il buongiorno, soprattutto quando non te l'aspetti, ricevuta da una persona che vorresti tanto sentire ma non hai il coraggio di chiamare, è decisamente quello che ci serve per impostare un'ottima giornata! E' così: sono una persona che si conquista con poco. Una chiamata, un messaggio, una parola detta al momento giusto, anche un abbraccio silenzioso, gesti semplici che possono bastare a fare breccia nel mio cuore. Mi entusiasmo per le piccole cose: mi piace il suo sorriso e il fatto che mi faccia ridere spesso. Mi piace vedere il suo nome sul display del mio cellulare. Mi piace la sua barba e la sensazione sulla mia pelle. Mi piace quando mi spiega le cose perché lo vedo grande. Mi piace quando mi abbraccia perché mi sento piccola piccola. Mi piace quando mi chiama con i nomignoli che ha scelto per me. Mi piace quando mi prende la mano mentre guida. Mi piace sentirlo la mattina anche se ho la voce da camionista..ascoltarlo e raccontargli tutto quello che mi succede. Mi piace quando mi accarezza e quando si preoccupa per me. Mi piace addirittura quando ascolto una canzone che abbiamo ascoltato insieme, e mi piace ricordare che cosa stavamo facendo o di che cosa stavamo parlando. Non ultimo mi piace baciarlo. Tutto questo per dire che nonostante tutto mi basta poco e, nonostante tutto, mi piace stare con lui. Per il momento mi accontento delle briciole sperando che un giorno si ricorderà di offrirmi almeno un morso del panino che sta mangiando.

Non ti muovere.

Questo è poco ma è sicuro: sono sempre stata una persona previdente. Sono una di quelle persone che per evitare il peggio, previene. Metto a caricare il cellulare prima che si scarichi. Porto l'ombrello sempre in borsa, anche quando non piove. Ho sempre due cerotti nel portafoglio, perchè potrebbero sempre servire. Non mi lascia mai neanche l'abitudine di portarmi sempre dietro un assorbente, perchè non si sa mai. La mia borsa sembra una discarica abusiva: Fazzoletti, gomme, penna, un blocchetto per gli appunti, lucidalabbra, guanti, caramelle. "Potrebbe sempre servire" è la frase che perseguita le mie giornate. Non mi piace trovarmi impreparata. Rispetto le scadenze. Mi piace fare le cose con calma e arrivare comunque 5 minuti in anticipo.  Ma stamattina, hanno riattivato la promozione dei minuti: "le abbiamo scalato -1.44 € a fronte dei 2 euro prrevisti per il rinnovo settimanale". - dice il messaggio. E ora il mio credito è 0.00.
Ok. Può succedere, mi dico. La verità è che mi manda in bestia soprattutto perchè significa: niente messaggi, niente chiamate. Devo aspettare. Il karma mi starà dicendo qualcosa?

giovedì 8 marzo 2012

Un nuovo inizio.

Le parole di Chris Martin suonano nella mia testa, e in questo momento mi sembra che esprimano nel miglior modo possibile tutto quello che vorrei dire io. Alcune volte una canzone ti entra così tanto dentro che sembra non voler uscire più dal tuo cuore. Le parole sembra che accarezzino la tua storia, sembrano modellate sulle tue sofferenze. Oggi mi sento così: un po' romantica, un po' nostalgica, un po' sconsolata. Sento che tutto quello che vorrei ottenere non sta succedendo, sento che le cose non stanno andando come dovrebbero, eppure non riesco a fare niente. Sento di essere esausta, ma non abbastanza per riuscire a riposare bene. Sento che la persona che dovrebbe essere al mio fianco fa finta di non ascoltare. Sento che non sto ottenendo quello che vorrei. Sento, nonostante tutto questo pessimismo cosmico, che c'è speranza. Questo momento finirà. Devo solo crederci...."Lights will guide you home"




When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?  

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you 
                                                                                                (Fix you- Coldplay)