sabato 30 giugno 2012

Perchè la mamma, è sempre la mamma.

 Oggi mia madre mi ha detto: "Quando stavi con lui stavi meglio, eri sempre sorridente, solare, allegra, meno acida, meno puntigliosa, meno permalosa, lasciavi correre. Ora invece, sei sempre insofferente, indispettita da tutto e anche quando ridi non sei tu". Bum. Colpita e affondata. "Non è vero!" Le ho risposto secca. "Io sto bene." Ecco. Mi mancava questa. Io ce la metto tutta, cerco in tutti i modi di non rendere pubblico il mio disastro interiore, ho cercato in questi giorni di rialzarmi piano piano e di rimettere a posto i pezzi, di non dare troppo fastidio, di evitare l'argomento, di essere una persona migliore e di sorridere spesso. Mi sembrava che in tanti avessero visto un cambiamento positivo (dallo zombie che ero qualche tempo fa, non è che poi ci volesse molto)  da tanti mi sono sentita dire: "ti trovo benissimo!", "stai proprio in forma.", "sei una favola!!" e una sorta di delirio di onnipotenza si era impossessato di me! Mi sentivo bene, sentivo che ce la stavo facendo. Sono brava, sono bravissima!!: mi dicevo, Un po' ci credevo veramente, un po' no. Ci credo che andrà sempre meglio, forse non adesso, forse è presto. Ma starò bene davvero, ne sono sicura. Forse dovevo capire che alla mamma non si può mentire, perchè lei ti capisce da uno sguardo. Nonostante tutte le belle parole per venderle la tua serenità interiore, lei ti legge dentro anche per come giri il tuo latte e caffè.

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