venerdì 8 giugno 2012

Cogito ergo sum

Oggi sto meglio. Oggi c'è il sole.
Mi sono svegliata con calma. Niente fretta, niente ansia. E' proprio una bella giornata. Apro la finestra e sento che il venticello è piacevole e il sole caldo. Rifletto, seduta sulla poltrona. Sembra sera, per la velocità dei miei pensieri lenti. Forse è perchè ancora non faccio colazione. Metto a scaldare il latte e mi preparo il caffè. (Quanto mi piace l'odore del caffè.) Penso di essere fortunata: ho una famiglia stupenda che mi ama, delle sorelle che mi sono scelta (le mie migliori amiche), una casa che adoro, studio per diventare quello che ho sempre sognato, sono carina e simpatica, intelligente e sveglia (modestia a parte). Posso correre, camminare, ridere, ascoltare. Ergo apprezzando le piccole-grandi cose mi accorgo che la mia vita è splendida. E la domanda che mi sorge spontanea, tra tutti questi pensieri, è: IO, COSA NE DEVO FARE DI UNO COME TE NELLA MIA VITA? Tu che non mi hai voluto e che hai rinunciato ad essere felici insieme, che mi hai calpestato e umiliato. Tu, che insegui una ragazza dopo l'altra e non capisci il valore di niente. Tu che sei vuoto e incapace di amare. Tu con me, non c'entri niente. Io posso. Io sono piena. Io sono felice da sola, anche senza te.

Vi auguro una bellissima giornata.

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