giovedì 21 novembre 2013

Letargia? Ma anche no!

È da un paio di notti che torna a farmi compagnia (solo nei sogni) una strana presenza: Il ragazzo che ho desiderato più di tutti quelli che ho mai conosciuto. 
Non siamo più niente ora, e chissà se siamo stati mai realmente qualcosa. 
Lui è stato l'unico che mi abbia costretto a nascondere il dolore dentro lo stomaco così che non ci fosse spazio per nient'altro e anche l'unico che mi abbia fatto accelerare così tanto la frequenza cardiaca da non riuscire più a distinguere il tonfo di un singolo battito. 
Lui che nei miei sogni, mi stringe, mi abbraccia, mi ama, mi vuole, mi accarezza dolcemente.

Io mi sveglio ancora sognante e stordita penso di abbracciarlo, scoprendo invece di abbracciare il mio cuscino.
Sono per strada e ancora mi chiedo chi mi abbia dato la forza di alzarmi dal letto. 
Non ce la posso fare.
Il freddo pungente si fa strada attraverso le narici nel mio albero respiratorio e mi sveglia dal torpore. 
Apro la porta della classe, il cambio repentino di temperatura mi fa arrossire.
Lui c'è. 
Oggi ha preso posto dietro di me. 
Lo guardo, ci guardiamo. 
Sento il cuore pulsare più forte, sento lo stomaco accartocciarsi di nuovo. 
P. scansa i miei libri e occupa il posto vicino al mio.
Io lo guardo e gli propongo uno dei miei migliori sorrisi.  
In realtà sto pensando a Lui. 
Al suo sorriso perfetto e beffardo, ai suoi capelli da stropicciare, alla sua barba incolta da accarezzare, alle sue mani da stringere, alla sua bocca da baciare. 
Finita la lezione abbiamo parlato. 
Io inebetita dalla stupida scusa con la quale mi aveva avvicinato, cercavo di trovare le parole per formare una frase.
Ero contenta che mi parlasse, di parlargli di nuovo.
Sono perfettamente consapevole che non potrei costruire niente con lui, ma nel contempo i miei ormoni impazziti mi fanno perdere la capacità di raziocinio! 
Non è primavera.
Per niente! 
È inverno pieno! 
Devo andare in letargo prima di fare guai!!

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