Cadere ogni volta negli stessi schemi.
Ritrovarsi intrappolata nelle stesse reti. Sono un ragno maldestro che rimane incastrato nelle ragnatele di sogni e immaginazione che mi costruisco. Tutto quello che vedo, lo vedo solo io. Tutto quello che sento, lo sento solo io.
E tu, tu che continui a coccolarmi ma a non volermi davvero.
Tu, che continui a scrivermi ma solo quando vuoi, a chiamarmi solo quando ti senti troppo solo.
Per te sono un' àncora, alla quale aggrapparti o un' ancóra al quale agganciarmi e trascinarmi.
Mi andava bene tutto, perché pensavo volessi tempo, spazio e la voglia di riprenderti da una storia che ti aveva stravolto. Ma ti ho sopravvalutato, sei uguale a tutti gli altri. Sei peggio, perché sembri allegro, buono. Invece non sei niente di tutto questo.
La tua bontà è mancanza di carattere, la tua allegria è solo paura della solitudine.
Preferisci relazioni parallele senza importanza che ti risollevino l'ego ferito, piuttosto che cercare di costruire qualcosa di vero.
Pensavo fossi diverso, ho sbagliato, ancóra.