Non lo faccio di proposito, è un pensiero incondizionato, che parte velocemente, arriva ancora prima di essere cosciente e in un attimo:BUM.
In un attimo sono li, a farmi prendere dalla tristezza e poi dalla rabbia.
Ventitregiorni.
Se fossimo ancora noi, ieri mi avresti mandato un messaggio per darmi l'in bocca al lupo.
Io oggi ti avrei chiamato per raccontarti dell'esame che è andato male.
Tu mi avresti ascoltato e ci saremmo persi nelle digressioni poco logiche delle nostre conversazioni mattutine.
Ti avrei raccontato del ragazzo dai pantaloni celesti e scarpe celesti, che ha commentato il mio non-esame.
Ti avrei detto di come mi sono sentita stupida e idiota su quella scomoda sedia, mentre la professoressa mi chiedeva la matricola e io sentivo solo il cuore che batteva, o di quando poi ha iniziato a farmi le domande e io avvertivo solo il vuoto nella testa e non ascoltavo le sue parole.
Mi avresti preso in giro per il modo in cui mi sono ALZATA-SCUSATA-ANDATAVIA. E io l'avrei lasciato fare solo a te.
Ieri ti sei informato.
Sono stata contenta.
Ma non mi hai scritto.
Terze persone continuano a fare da piccioni viaggiatori a senso unico.
E io non so cosa fare.
Mi manchi sempre tanto.
Oggi di più.
come le conosco queste sensazioni!!
RispondiEliminase però ti sembra di essere sulla strada giusta tieni duro!
e per l'esame fatti valere al prossimo appello!
Grazie!! :)
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