lunedì 3 novembre 2014

Corsi e ricorsi storici.

Nella giusta direzione mai. 
Mi sembra di essere ferma in un punto, una piazza, una stazione. In attesa di un passaggio, di un treno, di un cavallo bianco. 
Cambiano le persone intorno a me, ma io in fondo non cambio mai. Resto l'inguaribile romantica sognatrice, delusa inevitabilmente dai castelli di aspettative che sapientemente mi costruisco. Il lato positivo è che sono tornata ad innamorarmi della vita e dell'amore, quello negativo è che scelgo sempre le persone sbagliate. Ho un lanternino specifico per le figuracce, le cose che fanno ridere solo me e i ragazzi fidanzati. Con i piedi sulle nuvole e la testa nell'arcobaleno, devo imparare a scendere a terra perché non ci sarà mai spazio per una come me nella sua vita. Io che chiedo scusa in punta di piedi se faccio ritardo a lezione, come potrei intromettermi nella vita di due persone. Io che arrossisco se interrogata, dove potrei trovare l'arroganza per mettermi al primo posto. Io non posso. Ma allo stesso tempo, ogni tanto vorrei. Vorrei essere la prima scelta, la decisione di cui andare fieri, la luce negli occhi di chi mi racconta. Per adesso, torno sui miei passi. I miei sogni li lascio in disparte e lo saluto, facendo finta che il suo sorriso luminoso non mi mancherà.

2 commenti:

  1. "l'arroganza di pensare di poter essere al primo posto".
    Quante volte ho pensato la stessa cosa, di non poterlo pretendere, forse di non meritarlo.
    Mi è tornato in mente anche qualche settimana fa, quando ho chiesto ad una persona se mi volesse bene, perché dentro di me pensavo di non valere abbastanza per poter pretendere di essere amata.

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    1. "La sicurezza di non essere abbastanza" decisamente qualcosa di familiare.

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